Sunday, 9 August 2015

Quest'anno il tempo d'inverno non e' stato ideale per fare delle passeggiate. Ha nevicato spesso perciò siamo rimasti spesso a casa .

Per chiudere la stagione ecco la nostra ultima passeggiata sulla neve per questo inverno. L'abbiamo fatta quando di neve ce n'era ancora tanta.





La passeggiata comincia all'ultimo parcheggio alla fine della strada per Ackerboden Alm. Il sentiero e' anche la pista per gli slittini ma almeno la domenica quando siamo andati noi, non c'era tanta gente, quindi si camminava tranquilli. Il sentiero e' tra gli alberi del bosco, ma ogni tanto c'e' anche una vista sulle montagne. Dopo circa un'ora di comoda camminata sulla neve battuta si raggiunge il vasto posto della piccola malga. Vi consigliamo di prenotare se volete mangiare li' perché e' davvero piccola. Ci sono anche degli animali da vedere: capre e pecorelle. La discesa e' sempre per lo stesso sentiero. Si possono affittare le slitte alla malga o nel paese di St. Andra.

Come arrivare:
Con la macchina da Trento ci vuole circa un'ora e mezzo. Prendete la A22 per Bressanone. Uscite a Bressanone e seguite le indicazioni per St.Andra e St. Leonhard. La strada sale e diventa sempre più stretta fino alla fine della stessa.

Durata dell'escursione:
1 ora di salita, ritorno per lo stesso sentiero;

Dislivello:
300m

Livello di difficolta': facile;

Noleggio slitte: Ackerboden Huette (0472836496) o a St.Andra

Il ristorante:

Ackerbodenhuette (aperto solo sabato e domenica)


Siti web consigliati:

Villandro d'estate

Siamo tornati al Alpe di Vilandro per vedere com'e' d'estate e non ci ha delusi. 




Ecco una passeggiata facile ma abbastanza lunga ad anello che ci permette a visitare tante malghe, vedere degli animali, tra cui cavalli, yak, lama e naturalmente ammirare le maestose montagne vicino se siete fortunati con il tempo. Quest'estate siamo stati fortunati con il cielo azzurro velato solo da qualche nuvola.






Come fatto in inverno abbiamo lasciato la macchina al parcheggio gratuito un po' sotto, e poi dopo circa 20 minuti di cammino abbiamo raggiunto l'Alpe di Villandro. Da li' seguendo le indicazioni per Totenkirchl (Cappella) dopo circa 1 ora e mezzo di cammino abbiamo raggiunto la capella, passando prima da una piccola malga con tanti animali. La passeggiata e' stata molto tranquilla fino alla malga "Pfroder Alm". Dalla malga in poi c'e' una salitina di circa 5 minuti che porta a Totenkirchl. Dalla Cappella abbiamo preso il sentiero verso il lago Totensee che abbiamo raggiunto dopo 10 minuti di passeggiata. Li' dopo aver esplorato i dintorni e riposato un po' siamo ritornati verso la Cappella e poi verso Prackfiederejoch. Dopo circa un ora di cammino abbiamo passato un'altra malga Stoefflhueette e poi abbiamo seguito il sentiero per la malga Mair in Plun.


Mair in Plun


Cappella

Totensee

In tutto ci abbiamo impiegato circa 5-6 ore per questa passeggiata e abbiamo fatto circa 15km a piedi. Ci sono pero' delle possibilita' di accorciarla, per esempio  andare solo verso Pfroder Alm e ritornare per lo stesso sentiero.

Come arrivare:
Con la macchina da Trento ci vuole circa un'ora. Prendete la A22 per Bolzano/ Bozen. Uscite a Chiusa. Seguite le indicazioni per Villanders/Villandro sino ad arrivare al parcheggio a pagamento presso il Rifugio Gasser (4 Euro al giorno nel 2014). Volendo si puo' lasciare la macchina nei parcheggi lungo la salita (a circa 20 minuti di passeggiata dal suddetto rifugio).

Durata dell'escursione:
30 minuti di salita, poi ci sono vari itinerari da fare;

Livello di difficolta': facile; percorribile con il passeggino fino alla malga Pfroder Alm;


Ristoranti e servizi:
Pfroder Alm
Mair in Plun
Stoefflhuette


Siti web consigliati:

Thursday, 27 February 2014

Alpe di Villandro/Villanders

Ecco una facile passeggiata con delle bellissime vedute sulle montagne e con la possibilità' della discesa in slitta.
L'Alpe di Villandro e' un po' un paradiso simile all'Alpe di Siusi per gli amanti delle camminate invernali. Infatti questo altopiano e' il secondo alpeggio più' grande d'Europa dopo l'Alpe di Siusi appunto, situato a nord di Bolzano, lato Renon ad una quota tra i 1800 ed i 2000 m. La differenza sostanziale e' che non ci sono impianti sciistici, e forse per questo motivo non e' molto affollato. Il posto e' perfetto per chi voglia camminare o fare sci da fondo nella tranquilita' appunto (ci sono circa 8km di piste nei dintorni di Villandershuette).

Qui vi proponiamo due passeggiate partendo dal punto centrale (Gasserhuette):
1. facile passeggiata verso la baita Rinderplatz Huette (20 minuti) 
2. facile passeggiata verso Mair in Plun Huette (30 minuti)




Come arrivare:
Con la macchina da Trento ci vuole circa un'ora. Prendete la A22 per Bolzano/ Bozen. Uscite a Chiusa. Seguite le indicazioni per Villanders/Villandro sino ad arrivare al parcheggio a pagamento presso il Rifugio Gasser (4 Euro al giorno nel 2014). Volendo si puo' lasciare la macchina nei parcheggi lungo la salita (a circa 20 minuti di passeggiata dal suddetto rifugio).

Durata dell'escursione:
30 minuti di salita, poi ci sono vari itinerari da fare;

Livello di difficolta': facile;

Noleggio slitte: Baita Rinderplatz (335.1438245), Rifugio Gasserhuette (0472.8435109, Malga Moar in Plun (335.474625).

Ristoranti e servizi:
Gasserhuette
Baita Rinderplatz


Siti web consigliati:

Sunday, 29 December 2013

Bianco incantato a Van Spitz



Non lo so voi, ma dopo due giorni di pioggia torrenziale durante le feste di Natale avevamo tanta voglia di camminare in un paesaggio invernale.  Per fortuna nei dintorni di Trento i posti cosi' non mancano. Siamo ritornati a Van Spitz in Val dei Mocheni dove abbiamo trovato un panorama da favola, completamente imbiancato. Van Spitz e' ottimo per tutte le generazioni. Per i nonni e i genitori c'e' una stufa calda o una passeggiata su neve battuta. Per quelli che vogliono fare sci da fondo, c'e' un anello battuto. Volendo, si puo' andare tra i boschi con le ciaspole. Per i bambini invece c'e' una breve e entusiasmante pendenza da fare sulla slitta o su un bob proprio di fianco alla malga. Se avete dimenticato gli slittini a casa, potete pure noleggiarli direttamente sul posto e fare passeggiate piu lunghe sul percorso battuto che vi porta in quota. (prezzo noleggi 5 Euro per 2 ore o 10 per mezza giornata).






Dopo la giornata sulla neve tornate a Van Spitz dove Arianna e Andrea si prenderanno buona cura di voi con delle bevande calde e piatti tipici del posto.




Come arrivare: da Trento prendete la Valsugana SS 47 verso Pergine, da Pergine seguite le indicazioni per la Valle dei Mocheni. Girate per Canezza e poi Frassilongo. Quando vedete un statua di aquila sulla sinistra, dopo un ampio parco giochi e le indicazioni per le piste di sci da fondo, troverete anche una indicazione in legno che guida verso il ristorante. 

La durata dell'escursione: mezza giornata;

Il livello della passeggiata: facile;

I punti di ristoro e servizi: il ristorante Van Spitz 

I siti consigliati: 
http://www.valledeimocheni.it/

Rifugio Cevedale G. Larcher e il giro dei laghi

L'itinerario che vi proponiamo e' uno dei nostri preferiti perché ci offre una varietà di emozioni: dalle vedute sulle montagne circostanti che sono mozzafiato, ai tanti laghetti con un sentiero nel verde che ci ha anche riservato la sorpresa di poter vedere da vicino marmotte e camosci!








Il Rifugio Cevedale/Larcher si trova nel Parco Nazionale dello Stelvio, a 2.607 m di quota, con viste splendide sui ghiacciai del Cevedale. Per arrivarci si segue un sentiero, a volte stretto, ben segnalato, quasi sempre in salita che parte dalla Malga Mare. In Val Venezia c'e' la possibilità di fermarsi (panchine, tavoli e una grande vista!). Per arrivare al rifugio dalla Malga Mare ci vogliono un paio d'ore circa. 

Abbiamo pernottato al Cevedale e ci siamo trovati molto bene, l'atmosfera e' molto accogliente con lo staff sempre disponibile e con il sorriso sulle labbra. Il pernottare in quota ci ripaga delle fatiche dandoci la possibilita' di goderci la montagna in silenzio sia al tramonto che la mattina appena alzati. Dal rifugio si puo' proseguire oltre, noi abbiamo deciso di salire fino al Passo della Forcola (Fuerkelscharte) a 3.032 m slm che connette la Val Martello (Nord) con la Val di Peio (Sud). 




Il sentiero roccioso  nr 103 inizia proprio dietro il Rifugio Cevedale e ci ha dato modo di vedere tante marmotte a distanza ravvicinata. L'ultima parte del sentiero e' un po' piu' impegnativa ed esposta, da percorrere quindi con attenzione e magari con l'aiuto di un cordino a causa della ghiaia che rende il sentiero scivoloso, soprattutto in discesa. Dopo esserci affacciati sulla Val Martello siamo tornati per lo stesso sentiero nr 103 al rifugio dove abbiamo anche pranzato. 




Dopo esserci rifocillati abbiamo proseguito lungo il sentiero nr 104 (Giro dei Laghi) e in un mezz'ora siamo arrivati al Lago delle Marmotte a 2.704 m. Dal lago abbiamo ripreso il sentiero dei laghi e dopo un'ora di cammino circa passando dal Lago Nero siamo arrivati finalmente al bacino artificiale del Lago Careser a 2.603m, dove il sentiero passa proprio sulla diga che aggiunge interesse per i bimbi. Il percorso permette anche di vedere da lontano il Lago Lungo. Da li' sempre seguendo il sentiero dei laghi ci siamo diretti verso la Malga Mare con le gambe stanche ma molto contenti. Dal Lago Careser alla Malga Mare ci abbiamo impiegato circa 2 ore in discesa vedendo anche un camoscio a qualche decina di metri di distanza.





Tempo di percorrenza: dalla Malga Mare al Rifugio Cevedale 1 ora 50 minuti in salita. Per il giro dei laghi bisogna contare 3 ore e mezza circa di cammino.

Dislivello: 700 m;

Punti di ristoro: Malga Mare, Rifugio Guido Larcher al Cevedale;

Inizio dell'iterinario: il parcheggio della Malga Mare, nei pressi della centrale idroelettica;

Difficolta': media-facile;

Adatto ai passeggini: no;


Come arrivare: 
da Trento prendete la strada statale per la Val di Sole, dopo Male' seguite le indicazioni per Pejo e Cogolo. Da Cogolo proseguire verso la Malga Mare. Il parcheggio e' a pagamento. In agosto 2013 era 2€ per tutta la giornata.





Thursday, 15 August 2013

Da Ciampedie al Rifugio Bergamo, pernottando al Vajolet

Siamo appena ritornati dalla nostra mini-vacanza di due giorni in Val di Fassa. Abbiamo ancora un grande sorriso sulle labbra dopo questa bellissima ed emozionante escursione nel cuore delle Dolomiti. Che vedute a 360 gradi! Che bei percorsi! Non vediamo l'ora di ritornarci!

Prima di tutto una nota sul Ciampedie, un altopiano panoramico e l'inizio della nostra avventura. Da quello che abbiamo visto e' un posto perfetto per le famiglie con i bambini piccoli: l'accesso e' molto facile con la cabinovia, c'e' la presenza di tanti rifugi nei dintorni e la possibilita' di brevi passeggiate pianeggianti con i passeggini e con i piu' piccoli, nonche' un grande parco giochi con dei gonfiabili a portata di mano.





Il primo giorno.

Dal Ciampedie abbiamo seguito le indicazioni verso il Rifugio Vajolet a 2,243m slm, la nostra meta del primo giorno dove abbiamo anche pernottato. 




Rifugio Vajolet e Preuss

Il sentiero nr 546, una vecchia mulattiera e' molto comodo e quasi interamente pianeggiante, se si eccettua l'ultima parte un po piu' ripida. 



Lungo il cammino si puo' fare una piccola sosta al Rifugio Gardeccia, dove c'e' anche un grande prato con una teleferica per bimbi, negozi e posti dove mangiare. Una volta arrivati al Rifugio Vajolet i piu' esperti possono raggiungere il Rifugio Re Alberto, seguendo il sentiero nr 542. In un'ora si arriva su percorrendo un cammino sempre in salita, dove ogni tanto bisogna aiutarsi anche con le mani. 

Il secondo giorno.

Dal rifugio Vajolet seguendo il sentiero nr.584 ci siamo avviati verso il Rifugio Passo Principe




Rifugio Passo Principe
Siamo in alta montagna, i prati sono spariti, qua e la si vedono un po' di neve e tanti sassolini. Dopo un'ora di facile camminata abbiamo raggiunto il rifugio Passo Principe. E' decisamente piu' piccolo del Rifugio Vajolet e molto piu' intimo, oltre ad essere tutto sommato facile da raggiungere. La prossima volta che ci troviamo in zona sicuramente faremo un pensierino a pernottare qui.
Dal Passo Principe abbiamo proseguito sul sentiero nr.11 verso il Rifugio Bergamo/Grasleitenhuette






Rifugio Bergamo
Secondo la segnaletica ci vogliono 50 minuti, ma noi ci abbiamo impiegato più di un'ora. Il sentiero e' difficile, non particolarmente pericoloso ma abbastanza ripido e scivoloso a causa della ghiaia, vicino al rifugio Bergamo poi e' anche un po' stretto e leggermente esposto, con un tratto attrezzato, anche se breve. Il sentiro No 11 e' davvero bellissimo, sembra scendere nel cratere di un vulcano con tutte le pareti dolomitiche alte e ripide che circondano i passanti. Surante la nostra escursione c'erano anche tante nuvole che andavano e venivano coprendo e scoprendo le vette delle montagne. Sembrava un posto davvero incantato! Arrivati al Rifugio Bergamo abbiamo pranzato, mangiando tralaltro molto bene e poi siamo ritornati per lo stesso sentiero No 11. Ci abbiamo impiegato un po' piu' di un'ora, sempre in salita, per coprire un dislivello di 500m. E' stato pero' per noi piu' facile salire che scendere.
Abbiamo passato il Passo Principe, il Rifugio Vajolet e ci siamo cosi' avviati verso Ciampedie e la cabinovia, completando cosi' la nostra escursione di due giorni.


Come arrivare:

Da Trento prendete la A22 verso il Brennero. Uscite ad Egna/Ora e seguite le indicazioni per Cavalese, poi verso Moena e sosta a Vigo di Fassa, dove troverete tanti parcheggi. Noi abbiamo lasciato la macchina al parcheggio 3, 500m lontano dalla cabinovia Catinaccio/Rosengarten ma c'era servizio bus navetta che ci ha portato fino alla stazione della cabinovia.


Tempo di percorrenza: primo giorno: circa 1 ora 40 minuti;
secondo giorno: circa 5-6 ore;

Dislivello: primo giorno: 243 m
secondo giorno dal Rifugio Vajolet al Passo Principe: 357m;
dal Rifugio Passo Principe al Rifugio Bergamo: 500m;

Punti di ristoro: Ciampedie, Gardeccia, Rifugio Vajolet, Rifugio Passo Principe, Rifugio Re Alberto, Rifugio Bergamo;

Inizio del iterinario: il parcheggio alla Cabinovia Catinaccio/Rosengarten a Vigo di Fassa;

Difficolta': 
Adatto ai passeggini: 
si, se volete fare il giro di Ciampedie (40 minuti)
si, se volete fare il sentiero della foresta nr 540 fino al rifugio Gardeccia (45 minuti sola andata)
si, se volete fare il sentiero 546 se volete andare fino al Rifugio Vajolet/ Preuss (1 ora 45 minuti andata)

Vi consigliamo inoltre il sito del Centro Escursioni Catinaccio Rosengarten per trovare ulteriori informazioni su queste ed altre passeggiate. 


Rifugio Casarota sulla Vigolana

Il rifugio Casarota a 1572m slm si trova sul versante orientale della Vigolana. Questa montagna la vediamo ogni giorno dalla nostra finestra perche' domina il panorama di Trento.  La Vigolana (2149m  slm) e' famosa per la spettacolare Madonnina, cioe' un piccolo pinnacolo che si vede anche da Trento. Noi ci siamo fermati al rifugio Casarota, dove uno dei gestori Angelo Giovanetti e' anche una riconosciuta guida alpinistica di grand'esperienza. Chi vuole salire fino al Becco di Filadonna, dal rifugio ci vogliono altre due ore su un sentiero a tratti esposto e attrezzato.



Il sentiero nr 442 che parte dall'Albergo-Ristorante Sindech e' abbastanza noioso perche' percorre il bosco, sempre in salita e con pochissime vedute. Dopo circa un'ora e mezzo abbiamo raggiunto il rifugio per un piccolo rinfresco e per ammirare un po' la bella ed ampia vista sulla valle del Centa e sull'altopiano di Lavarone. Siamo tornati per lo stesso sentiero.




Come arrivare:
  • Con la macchina da Trento prendete la Valsugana verso il Lago di Caldonazzo, poi seguite le indicazioni per Centa San Nicolò. Il ristorante Sindech si trova sulla strada statale della Fricca. Lungo la strada nelle vicinanze di Sindech troverete tanti posti per parcheggiare la macchina.
La durata dell'escursione: 3 ore andata e ritorno;

Dislivello: 492m;

Il livello della passeggiata: facile-media, non adatto ai passeggini;

I punti di ristoro e servizi:  il ristorante Sindech e il rifugio Casarota.